Le torri e i baluardi

Le torri

Lungo la cinta muraria di Siena si contano 10 torri (che purtroppo accusano evidenti segni del tempo), 9 delle quali sono poste lungo il lato orientale del perimetro (da Camollia a Pispini), a riprova della pericolositá di tale lato per l’esposizione al territorio della nemica Firenze; il rimanente perimetro murario vede la presenza di una sola torre posta a cavaliere di un breve tratto murario che da San Domenico scende nella valle del Rastrello. Tale torre che serviva solo a controllare l’accesso a detta valle, comunque chiusa a monte dalla Porta di san Prospero.

La prima torre che si incontra nel tratto Camollia – Pispini é posta quasi alla fine dell’odierno Viale Don Minzoni poco dopo la Porta di Campansi; essa è costruita prevalentemente in pietra ed è la piú antica di tutte le altre; le otto rimanenti sono costruite tutte in laterizio e, tranne quella di San Lorenzo (a lato dell’omonima Barriera), si trovano nel tratto di mura da Porta Ovile a Santo Spirito (il tratto piú recente, risalente al 1450).

Tutte le torri sono a base quadrata e la loro altezza era in origine molto piú alta di quanto oggi rimasto a seguito di crolli e demolizioni; tutte le torri sono scudate (cave dal lato interno che guarda la cittá) secondo il principio per cui se anche fossero cadute nelle mani dei nemici, questi non avrebbero potuto asserragliarvisi al loro interno e sarebbero stati facile bersaglio da parte dei senesi.

Tuttavia la conformazione delle torri e delle mura connotano la concezione ancora medievale della guerra di difesa (mura e torri alte con torri quadrotte, anziché rotonde) dimostrando che la progettazione senese non era al passo con i tempi e non aveva ancora adottato i principi conseguenti all’introduzione delle armi da fuoco.

Su molte torri furono inserite feritoie in pietra sagomate per il tiro con archibugi e strombature per il brandeggio (interno ed esterno) di armi da fuoco di piccolo calibro; tranne questi particolari, come giá detto, il carattere difensivo era rimasto di tipo medievale.

          

I baluardi

Per sopperire al carattere difensivo non adeguato all’introduzione delle armi da fuoco i senesi, agli inizi del ‘500, aggiunsero alle loro mura una serie di baluardi progettati alla moderna e tale incarico fu affidato a Baldassarre Peruzzi. Egli realizzó ben 5 baluardi (Pispini, S.Marco, Laterina, Sportello e Camollia) di cui oggi ne restano solo 3: Pispini, Laterina e Camollia (ruderi).

Detti baluardi erano dei veri e propri fortini appositamente progettati e conformati per ospitare grosse bocche da fuoco, con sfiati per eliminare i fumi degli scoppi e con adduzione di acqua per il raffreddamento dei bronzi. Essi furono posti in posizioni strategiche in grado di colpire vaste aree circostanti in modo da assicurare la quasi completa protezione di tutto il perimetro murario.

<cartina dei baluardi>